Credere a Babbo Natale: dire la verità quando?

Tempo di natale, regali e di una storia magica che rende il 25 Dicembre più bello per i bambini che ci credono, e anche per gli adulti che si impegnano a riprodurla. La domanda però che resta è: la devo raccontare questa storia? E quando farla rimanere storia e non più una verità?

Credere a Babbo Natale: dire la verità quando?

Il Natale è più bello con dei bambini piccoli, c'è attesa, speranza e c'è magia. La magia è insita nella storia di Babbo Natale, eppure a volte non si riesce a viverla completamente in ricordo della delusione che abbiamo vissuto quando abbiamo capito che non era vero, ma era solo una storia.

 

Bugia o non bugia?

Questa domanda me la sono posta personalmente quando sono diventata mamma. Bella la storia di Babbo Natale, ma è una bugia? Io la devo dire, io che passo tutto il tempo ad insegnare che dire le bugie è sbagliato? Forse non è un bugia, forse è una storia che narra di magia e ai bambini non importa poi che le storie siano vere.

La psicologa Vittoria Luciani sottolinea la gioia dell'attesa di questo personaggio che per i bambini diventa un simbolo di bontà e di premio per loro stessi.

La fantasia e la possibilità di immaginare per i bambini è molto importante e va comunque alimentata perché fa parte della loro crescita. Può accadere che i bambini facciano domande più specifiche sulla sua esistenza e allora si può cogliere la palla al balzo inserendo via via qualche dettaglio più veritiero su Babbo Natale e il suo essere una storia. 

Secondo l'esperta è fondamentale rispettare i tempi e le curiosità del bambino senza imporre una verità troppo cruda.

 

Fino a che età i bambini credono a Babbo Natale?

 

Quando parlarne?

La storia di Babbo Natale fa tanta presa nei bambini perché il funzionamento mentale dei piccoli si nutre del "magico". Il pensiero è quindi diverso da quello degli adulti, ma è in continuo divenire e quindi diventa importante rispettare le tappe per capire quando e come parlarne.

Secondo l'esperto Maurizio Brasini è utile conoscere le tappe dello sviluppo secondo questi due fattori:

  • il pensiero magico predomina nei bambini fino a 5-6 anni: la storia di Babbo Natale ha quindi una sua forza e una sua logica per il piccolo. Si tratta anche una spiegazione accessibile e comprensibile della realtà. Il fatto che debba portare regali a tutti i bambini rende comprensibile perché non può chiedere ogni giocattolo gli venga in mente;
  • le storie sono importanti anche dal punto di vista emotivo. Babbo Natale è una storia di bontà e che sprona il bambino alla generosità e al buon comportamento. Può essere un modo utile per dialogare con il proprio figlio attorno a questi temi difficili.

In definitiva si tratta di uno strumento che può crescere con il bambino, una chiave di lettura della realtà che deve accompagnarlo quando serve e abbandonarlo quando ormai è pronto a leggere la realtà in altro modo!

 

Perché non rinunciare alla lettera a Babbo Natale?

Perché crediamo nelle favole?