Il comportamento economico dei bambini

Gli studi economici stanno scoprendo l’importanza dei bambini nella gestione dei soldi. Tocca all’educazione riscoprire l’importanza di un’educazione economica

Il comportamento economico dei bambini

Il comportamento economico degli individui è attualmente un campo di studi molto di moda. A partire dagli anni ’60 economisti e psicologi si sono incontrati per comprendere i fattori che portano al successo economico: una combinazione tra fattori esterni (leggi di mercato e dinamiche economiche) e personali (predisposizione al rischio, gestione dell’incertezza, fattori di personalità, ecc).

 

Educare all’economia e al consumo


I bambini sono attori centrali nel quadro economico in quanto incidono (direttamente e indirettamente) sulla gestione delle finanze. D’altra parte anche loro imparano a comportarsi “economicamente”, basandosi sui tratti innati del loro temperamento e grazie all’osservazione degli adulti che li circondano, fonte primaria di apprendimento. Da un punto di vista educativo diventa, quindi, importante capire quali messaggi dare ai bambini, perché maturino una certa consapevolezza circa le loro scelte economiche.

È questo l’obiettivo di Dolceta.eu, portale della comunità europea che nello specifico si occupa di fornire risorse utili per l’educazione al consumo. Nella nostra società ricca di beni, spesso non di prima necessità, il consumo è un aspetto fondamentale che contribuisce sia all’andamento dei mercati, ma anche alla definizione e alla comunicazione di sé. Una corretta educazione al consumo è uno strumento utile per non perdersi tra mille prodotti accattivanti, e porsi di fronte alle dinamiche del mercato in modo critico.

In Italia è stata legittimata l’azione di protezione dei consumatori con la legge 281 del 30 luglio 1998, che ha istituito il Consiglio nazionale dei consumatori e degli Utenti (CNCU), ma nulla è stato ancora fatto per promuovere l’educazione economica nelle scuole.

 

Comportamento economico e altruismo


Uno studio pubblicato sulla International Review of Economics rileva come la cooperazione e la collaborazione in campo economico non siano dei tratti innati, ma si modificano nel tempo, rendendo quindi possibile pensare a un’educazione che promuova un atteggiamento più egualitario.

L’esperimento ha coinvolto 177 bambini del Nord Italia, cui è stato chiesto di dividere con un compagno un premio composto da dieci gettoni. Il gruppo dei bambini intorno ai tre anni di età si è mostrato più egoista nella gestione del premio, mentre a sei-otto anni i bambini sembrano apprezzare scelte più cooperative sia con coetanei, sia con adulti.

Molte delle ricerche presenti sulla rivista, così come indicato da Vittorio Pelligra, uno dei curatori, cercano di spiegare il comportamento economico legandolo ad attitudini e comportamenti tipicamente sociali, come altruismo e cooperazione. Questo ci fornisce delle indicazioni utili in termini educativi. È importante ricordare che il bambino impara dalla vita sociale, nella speranza che in futuro ci siano non solo consumatori più consapevoli, ma anche comportamenti economici più socievoli.