Mamme stanche: consigli per evitare un esaurimento nervoso

Mamme tutto fare stanche e sull'orlo di un esaurimento nervoso. E' possibile riuscire a conciliare le mille richieste di casa e lavoro e vivere una vita serena e soddisfacente.

Mamme stanche: consigli per evitare un esaurimento nervoso

La società moderna richiede alle mamme di essere un perfetto genitore, una brava moglie, un’eccellente casalinga e perché no anche una donna in carriera e una figlia attenta e premurosa. Anche agli uomini sono avanzate richieste simili ma con meno stereotipi e pregiudizi che riducono la pressione sociale e l’angoscia generata.

Ecco che è sempre più probabile vedere mamme stanche, affannate tra vita privata e famiglia e timorose di non riuscire ad arrivare dappertutto. Il passo verso l’esaurimento nervoso è breve e stanchezza eccessiva, stress, preoccupazione costante, sensazione di fallimento e perdita del controllo, mal di testa, gastriti, assenza di ciclo mestruale sono alcuni dei campanelli di allarme a cui prestare attenzione.

Tuttavia anche se essere una mamma felice, soddisfatta e in salute sembra un’utopia, non è impossibile ma richiede l’apertura al cambiamento e piccole accortezze.

 

Mamme stanche, imparate a delegare e dire no

Anche la giornata delle mamme ha 24 ore, alcune delle quali devono necessariamente essere dedicate al sonno. Quindi è impossibile riuscire sempre ad arrivare ovunque e nei tempi prefissiti. Il primo passo per ritrovare un po’ di serenità è imparare a delegare quanto è possibile.

Chiedere al partner di eseguire alcune commissioni, se presenti e disponibili servirsi dei nonni per prendere i figli a scuola o eseguire piccioli compiti. Insomma piccole cose ma che riducono la preoccupazione e la frenesia, lasciando più tempo libero da dedicare a cose più importanti o urgenti o semplicemente per svolgere le altre attività con maggiore serenità e calma.

Oltre al delegare è importante imparare a dire no in caso di impossibilità o si rischia di sovraccaricarsi anche degli impegni altrui senza portare a termine i propri. Imparare a distinguere quando ciò è possibile e quando non lo è, ma con sincerità e oggettività.

 

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Mamme stanche, chiedete aiuto

Imparare ad ascoltare i segnali del proprio corpo e le proprie emozioni e chiedere aiuto prima di arrivare al limite di sopportazione. Riuscire a sfogarsi, a confidarsi e a confessare la propria fatica ad un amico, parente, al partner o ad un professionista non è atto di debolezza, è umano e normale.

Implica coraggio perché dichiara a se stessi di non avere le forze per continuare a sostenere i ritmi di vita abituali e chiedere ad altri un sostegno, anche materiale, nel portare a termine le attività. Inizialmente crea frustrazione e vergogna (ed ecco perché molte mamme preferiscono mettere una maschera e far finta che tutto sia sotto controllo).

Tuttavia liberarsi e confidare la propria difficoltà, permette di ridurre il senso di fatica e di solitudine presenti nella frenesia delle cose da fare, nonchè ritrovare un po’ di energia e fiducia nelle proprie capacità e possibilità.

 

Mamme stanche, imparate a prendervi cura di voi

Prima che lo stress giunga a livelli eccessivi è bene correre ai ripari. Pertanto fare attività fisica, una passeggiata, imparare tecniche di meditazione e rilassamento possono essere delle buone strategie per ridurre i livelli di attivazione costante. Troppo spesso le mamme considerano queste attività una perdita di tempo o qualcosa di impensabile, senza considerare i benefici sulla propria salute mentale e fisica.

Il punto di partenza è imparare a dedicare del tempo a se stesse, anche solo un’ora alla settimana in cui si porta a termine un’attività piacevole, un hobby, uno sport, un aperitivo con il partner o con le amiche, ecc. Qualcosa che permetta di staccare dal dovere, recuperare energie e doni piacere e soddisfazione.

Anche le altre attività ne troveranno giovamento e risulteranno meno faticose. È bene far capire al partner e a chi è accanto che questo momento è fondamentale per il proprio benessere e quello famigliare. Infatti se i livelli di stress sono eccessivi, si ha calo della prestazione, delle forze fisiche e della concentrazione fino ad un vero e proprio burnout e esaurimento.

 

Mamme stanche riducete il senso di colpa

Il giudizio sociale e gli stereotipi sono spesso presi come parametri per giudicare il sé e il proprio agire, portando spesso ad un’autosvalutazione e senso di colpa. Domande sulla propria condotta con i figli, in famiglia, al lavoro e in casa sono continue nella mente delle mamme, aumentando l’ansia a discapito dell’autostima.

Non riuscire ad essere perfette come richiede la società non è segno di incapacità ma semplicemente di unicità e umanità. Ogni mamma e donna è diversa e unica e non esiste un manuale di istruzione per ricoprire i singoli ruoli richiesti, ma solo il proprio modo di essere con limiti e le risorse personali.

Imparare a conoscere e accettare i punti deboli, lavorare sui punti di forza e fare al meglio permette di raggiungere maggiore soddisfazione e senso di autoefficacia, riducendo il senso di colpa. Agire consapevolmente, ascoltando il proprio vissuto emotivo e mettendo in campo tutto se stesse porta a maggior successo che aderire a canoni sociali e sottostare a giudizi e principi.

 

Mamme stanche, definite le priorità e suddividete i compiti

Imparare a definire le priorità nella vita famigliare e lavorativa consiste nel capire cose è necessario e cosa non lo è, cosa è più urgente e soprattutto rendersi conto quali attività sono doveri altrui e non propri. Sostituirsi ai figli, al partner, ai famigliari o ai colleghi è controproducente sia per sé che per loro.

Quindi ad esempio, considerando l’età, le capacità e le potenzialità dei figli, dare a loro piccoli compiti, regole chiare (esempio apparecchiare, sistemare la propria camera, riordinare i giochi utilizzati…), così da favorire la crescita, la responsabilizzazione e ridurre il proprio carico di lavoro.

Al partner ricordare il ruolo di pari livello all’interno del contesto famigliare, condividere con lui le preoccupazioni e gli impegni, uscendo dalla mentalità che solo la donna deve occuparsi di casa e prole.

Pensare infine a qualcosa di divertente e salutare da fare in famiglia o in coppia, così da ridurre la tensione creata dagli impegni di tutti, ripristinare le energie, rinforzare legami famigliari che oltre a calore ed affetto devono basarsi su aiuto reciproco, confronto costruttivo e supporto.

Non esiste una mamma perfetta ma può esistere una mamma felice, con le energie e le forze per dare affetto e ascolto a se stessa e ai propri cari e condurre una vita lavorativa soddisfacente, senza senso di colpa.  

 

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Foto: Katarzyna Białasiewicz / 123rf.com