Il lavoro dopo la maternità e il momento del distacco

Tornare al lavoro dopo la maternità coincide con un aumento del carico di lavoro globale di una donna, ma anche con il temuto distacco dal bambino. La sfida è ardua sia per la madre, sia per il figlio, ma sensi di colpa e stress da troppi impegni non sembrano minare la salute delle donne.

Il lavoro dopo la maternità e il momento del distacco

Il lavoro dopo la maternità è un concetto che nella società combacia con il termine del periodo di congedo e il reinserimento in ufficio. In realtà nella quotidianità di una donna il lavoro consiste in tutte le attività che gravano sulla neomamma in termini di impiego, casa, figli, coppia e anche la cura di sè. Si tratta di un periodo difficile da vivere non solo in termini organizzativi, ma anche emotivi a causa del distacco dal bambino.

 

Al lavoro dopo la maternità: a chi lasciare i figli?

Una delle questioni da affrontare per chi desidera tornare al lavoro dopo la maternità è la scelta di chi si occuperà dei figli in assenza dei genitori. Il distacco dai bambini e dai neonati è un momento particolarmente duro ed emotivamente intenso anche per la mamma che può affrontarlo più serenamente quando c'è fiducia in chi accudirà il piccolo. I nonni sono la scelta più gettonata, ma c'è anche chi preferisce o deve ripiegare su baby-sitter e asili nido.

Accanto ai sensi di colpa le madri lavoratrici sperimentano spesso una forte gelosia in chi passerà tanto tempo accanto la figlio. Se razionalmente si sa benissimo che il bambino non sostituisce la madre, emotivamente la paura è quella che si crei un legame troppo speciale. La mamma si trova quindi ad affrontare le proprie paure perchè tanto più permetterà al bambino di affezionarsi a chi si occuperà di lui, tanto meglio vivrà la separazione.

 

La lavoro dopo la maternità: dalla parte del bambino

Come viene vissuto il distacco dal bambino? Anche in questo caso le esperienze sono molto diverse. Alcuni bambini sono pronti o comunque sereni, mentre altri hanno più paura. Se il distacco avviene verso i due o i tre anni la presenza di altri bambini può diventare fonte di curiosità, ma anche essere una presenza che spaventa. I pianti che tanto temono le madri e causano sentimenti di inadeguatezza devono essere compensati da un atteggiamento sereno, sicuro e fiducioso che dopo ci si rivedrà e si potrà giocare e stare finalmente insieme. Il distacco termina quando il piccolo sviluppa la consapevolezza e la certezza che alla separazione segue un ricongiungimento.

 

Più salute rientrando al lavoro dopo la maternità

Nonostante il rientro al lavoro (d'ufficio) dopo la maternità aggiunga molte complicazioni alla giornata di una donna in termini di organizzazione, pare che questo turbinio di impegni non sia tanto nocivo alla salute. Un team di psicologi dell'Università del North Carolina (USA) ha seguito per 10 anno 1300 mamme equamente suddivise in tre gruppi: donne casalinghe, lavoratrici a tempo pieno e lavoratrici a tempo parziale. Lo scopo era quello di verificare lo stato di salute psicologico e la loro capacità di seguire i figli. A sorpresa sono le lavoratrici a tempo pieno  e parziale e godere di una migliore stato di salute, sia a livello fisico, sia a livello psicologico. Il gruppo che beneficia meglio delle proprie scelte è quello delle lavoratrici part time che non solo stanno meglio, ma riescono anche a seguire i propri figli nelle attività pomeridiane, trascorrendo un tempo qualitativamente di alto livello.

 

Immagine | Alfred Weidinger