La sindrome della bella addormentata

La sindrome della bella addormentata ha un nome evocativo, fiabesco, ma nasconde un disturbo neurologico che ha conseguenze anche a carico familiare. Vediamo quali

La sindrome della bella addormentata

La sindrome della Bella Addormentata non è un disturbo comportamentale che riguarda un’immedesimazione con un noto personaggio fiabesco, ma si ratta di un complesso disturbo di natura neurologica, anche chiamato come Sindrome di Kleine-Levin.

Questa patologia si caratterizza per un sintomo particolare (da cui il primo nome), cioè il susseguirsi di lunghi periodi di sonno interrotti solo per brevi momenti dedicati alle necessità fisiologiche.

A ciò si associano anche una serie di comportamenti alterati e una ridotta comprensione della realtà circostante.

 

Riconoscere la sindrome della Bella Addormentata

Questa sindrome colpisce prevalentemente in preadolescenza, ma ci sono casi anche tra bambini e adulti. A seguito di un episodio iniziale il paziente comincia via via a passare sempre più tempo a dormire, sia di notte, sia di giorno, alzandosi solo per andare in bagno.

Durante gli episodi acuti il soggetto non è capace di portare avanti nessuna attività e neanche di prendersi cura di sé stesso. Tra un attacco e l’altro invece, il paziente è perfettamente “normale” senza difficoltà né sul piano fisico, né su quello neurologico. Gli episodi possono andare avanti per una decina di anni.

I sintomi caratteristici della Sindrome della Bella Addormentata sono: confusione, mancanza di orientamento spazio temporale, letargia, apatia e, in alcuni casi, ipersensibilità al rumore e alla luce; tali sintomi possono perdurare per giorni o anche per alcuni mesi e si susseguono per un periodo di tempo tanto lungo che possono contribuire a problemi nella crescita psicologica e sociale di un adolescente.

La causa di questa patologia è ancora ignota.

 

La storia di Beth

Beth Goodier è una di questi adolescenti la cui storia è stata raccontata dalla madre. Poco prima di compiere 17 anni Beth si è addormentata sul divano e ha finito per dormire quasi 6 mesi.

La madre, allarmata da questo primo episodio ha cercato di destarla, ma ha ottenuto solo discorsi sconclusionati. Le crisi sono continuate, interrotte solo da due settimane di lucidità. In uno di questi momenti ha conosciuto il suo ragazzo che continua a sostenerla quando si sveglia.

 

La famiglia

La sindrome della Bella Addormentata non è una patologia romantica; una delle considerazioni che sottolineano i familiari sta proprio nell’averle dato un nome tanto dolce: non c’è nulla di bello in una persona che passa tanto tempo della sua vita dormendo e che poi improvvisamente deve recuperare.

La famiglia quindi vive in uno stato d’allerta, come se il proprio caro dovesse entrare in coma da un momento all’altro; purtroppo però, non avendo ancora scoperto le cause, non è stato ancora possibile approntare un piano terapeutico che offra ai pazienti e alle famiglie dei ritmi più gestibili e una vita più piena.


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