La fibromialgia secondo la psicologia psicosomatica

Fra i diversi approcci alla comprensione e al trattamento della fibromialgia, quello della psicologia psicosomatica sembra essere fra i più utili, fra le terapie più promettenti ci sarebbero le tecniche di meditazione in grado di ripristinare l’equilibrio corpo-mente

La fibromialgia secondo la psicologia psicosomatica

Il dottor Alessandro Mahony è uno psicologo esperto di fibromialgia e dolore cronico che ha sperimentato con successo l’utilizzo di tecniche di meditazione per la cura e il trattamento dei sintomi in molti pazienti con questa sindrome.

La causa della fibromialgia rimane a tutt’oggi sconosciuta e non esistono cure farmacologiche o chirurgiche adeguate.

Sembra esserci però una forte componente psicosomatica in grado di spiegare i sintomi della fibromialgia, come patologia funzionale che, secondo Mahony, andrebbe ribattezzata sindrome da ipersensibilità centrale essendo inquadrabile come problema funzionale e non organico del sistema nervoso centrale.

 

I sintomi della fibromialgia

La fibromialgia è una patologia che colpisce in Italia una percentuale di persone compresa fra il 2 e il 4% della popolazione; si tratta di pazienti in prevalenza di sesso femminile che giungono alla consultazione medica principalmente per dolori di tipo osteoarticolare talmente intensi da risultare limitanti e invalidanti per le attività quotidiane.

Tuttavia la fibromialgia non è una patologia di esclusiva competenza del reumatologo, in quanto, come spiega il dottor Mahony creatore anche di un gruppo Facebook su meditazione e fibromialgia, al dolore muscolo scheletrico risultano associati tutta una varietà di sintomi come nausea, vertigini e, soprattutto, ipersensibilità agli stimoli.

Questi pazienti infatti riferiscono spesso di trovar intollerabile il blando tepore di un termosifone, il calore di una tazzina di caffè, il volume di una musica, il profumo dei fiori o la luce solare….

 

La realtà virtuale come può aiutare contro il dolore cronico?

 

Sindrome da Ipersensibilità Centrale

Questa iperreattività agli stimoli sarebbe una della componenti chiave per inquadrare più correttamente la fibromialgia, termine questo inappropriato secondo il dottor Mahony che suggerisce quello più onnicomprensivo di sindrome da ipersensibilità centrale.

Il quadro sintomatico della fibromialgia sarebbe comprensibile, infatti, come alterazione funzionale a carico del sistema nervoso centrale, come se, afferma lo stesso autore, la percezione e la reattività agli stimoli (dolorosi, luminosi, termici e così via) fosse disregolata portando questi pazienti a percepire come intollerabili e, di conseguenza, invalidanti tutta una gamma di stimoli che altrimenti rientrerebbero nella soglia della normalità.

 

Fibromialgia e psicologia psicosomatica

Un secondo criterio, secondo Mahony, per parlare di fibromialgia è la presenza, da lui sistematicamente riscontrata nella storia delle pazienti, di un evento traumatico pregresso di forte intensità.

In tal senso la fibromialgia avrebbe, nella sua consequenzialità a forti stress, elementi di analogia con i sintomi da stress post traumatico: tutti i pazienti sembrano aver vissuto eventi fortemente traumatici nella fase di vita precedente la malattia come abusi fisici o psicologici. Ma la componente psicosomatica della fibromialgia non deve far pensare che questi siano malati immaginari: le sofferenze riferite dai pazienti sono più che reali e non frutto di fantasie o di immaginazione.

La psicologia psicosomatica si fonda d’altra parte proprio su questo assunto e cioè che stress cronici o eventi fortemente traumatici che risultino soverchianti per la persona che li vive, se non possono venire elaborati a livello psicologico, esprimeranno il dolore psichico attraverso alterazioni somatiche, come quelle della funzionalità del sistema nervoso piuttosto che immunitario o endocrino.

Ne esiterebbero quelle che oggi riconosciamo come patologie psicosomatiche o a componente psicosomatica dove il manifestarsi di una malattia, o il suo andamento e decorso, sono influenzate dagli effetti di questi episodi traumatici non elaborati a livello psicologico dai pazienti.

 

Dalla psicosomatica alla meditazione

Le conseguenze della fibromialgia, se inquadrata come Sindrome da ipersensibilità Centrale con componenti di natura psicosomatica, esiterebbero in una sorta di disregolazione del sistema nervoso centrale che amplifica il disequilibrio creatosi fra corpo e mente… Le cure?

Nessun farmaco al momento sembra essere realmente efficace; le tecniche di meditazione invece, eventualmente associate a psicoterapia, sembrano in grado, se praticate con costanza, di risolvere o attenuare i sintomi della fibromialgia in una buona percentuale di casi.

Certamente rimane ancora molto da comprendere su questa patologia ed è bene ricordarlo per evitare di fondare le proprie convinzioni su false certezze e restituire rispetto e legittimità alla sofferenza di questi pazienti.

 

Le conseguenze dei traumi infantili negli adulti

 

Per approfondire:

> Vai alla pagina Facebook del Dr. Mahony