La cooperazione fra uomini e donne: evitare o alimentare il conflitto?

Nessuna relazione di coppia è esente da problemi, quello che contribuisce alla sua durata nel tempo e al benessere dei due partner è la loro capacità di gestire e regolare i conflitti emotivi che inevitabilmente attraverseranno. Tuttavia uomini e donne, nel tentare di fare questo, sembrano utilizzare strategie di cooperazione molto differenti: se i primi cercano un compromesso per evitare il conflitto, le seconde non demordono finché non arrivano al nodo della questione.

La cooperazione fra uomini e donne: evitare o alimentare il conflitto?

Arriva dall’Università dell’Arizzona uno studio coordinato dal ricercatore Ashley Randall sulla cooperazione fra uomini e donne nella vita di coppia che illustra quanto diverse siano le strategie e gli obiettivi con i quali i due partner mediano e gestiscono conflitti e dissonanze emotive nella loro vita quotidiana (A.K. Randall, J. H. Post, R. G. Reed, E. A. Butler, Cooperating with your romantic partner: Associations with interpersonal emotion coordination, Journal of Social and Personal Relationships, 2013; DOI:10.1177/0265407513481864).

Può sembrare che gli uomini tendano a lasciar correre e a passare più facilmente sopra le incomprensioni, mentre le donne non rinunciano ad affrontare e a sviscerare i problemi fin nei minimi dettagli

In realtà nessuna delle due strategie è la migliore in assoluto: tanto il compromesso quanto l’onestà emotiva possono essere utili se ben bilanciati per la serenità e l'intelligenza emotiva della coppia.

 

Uomini e donne hanno obiettivi differenti nel gestire i conflitti

Sia gli uomini che le donne si impegnerebbero nella cooperazione ma con modi e obiettivi differenti. Lo studio in questione ha preso in esame un gruppo di 44 coppie eterosessuali coinvolte in conversazioni relative a questioni della vita quotidiana come le abitudini alimentari o la salute e a come conflitti o divergenze su tali questioni venivano gestite nella loro vita di coppia.

Dallo studio emergerebbe che, in un potenziale disaccordo, gli uomini tenderebbero a rispecchiare le emozioni della compagna, adeguandosi quindi al suo atteggiamento emozionale per evitare il conflitto, mentre le donne alimenterebbero il contrasto emotivo, cercando di arrivare al “nocciolo della questione”.

Per illustrare queste differenze i ricercatori portano il tipico esempio di una donna in un negozio di abbigliamento che prova un abito chiedendo un parere al suo malcapitato partner: se egli – sperando di semplificare le cose ed uscire al più presto dal negozio - si affretta a rassicurare la compagna sul fatto che l’abito le sta benissimo, lei con molta probabilità non si sentirà affatto gratificata dal complimento e indulgerà maggiormente nell’acquisto perché insoddisfatta della noncuranza della risposta ricevuta.

 

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La cooperazione con persone dello stesso sesso

La ricerca sembra in accordo con quanto emerso già in una precedente meta-analisi del 2011. Non solo nella vita di coppia, ma anche nella cooperazione con persone dello stesso genere e nella vita lavorativa permarrebbero le stesse differenze: mentre gli uomini sarebbero più inclini a scendere a compromessi se questo è utile a raggiungere un obiettivo; le donne invece, in nome di una coerenza di valori e di libertà da costrizioni e imposizioni, alimenterebbero l’escalation competitiva perseguendo i propri obiettivi senza rinunciare alla coerenza con le proprie idee.

 

Uomini e donne sono inconciliabili?

Dovremmo forse concluderne che gli uomini siano più superficiali o meno emotivamente onesti delle donne o che queste ultime non siano in grado di discernere cosa è veramente importante?

Attenzione a trarre conclusioni ingannevoli. A parte il fatto che eventuali o ipotizzabili differenze di genere non esauriscono l’ampiezza della variabilità individuale, la ricerca evidenzia due strategie di cooperazione entrambe utili: subordinare l’espressione del proprio disaccordo al mantenimento del benessere emotivo o al raggiungimento di un obiettivo più ampio e quindi più importante o, al contrario, rifiutare compromessi apparentemente innocui o banali per difendere l’espressione delle proprie idee o l’autenticità del proprio coinvolgimento nella relazione con l’altro.

Sembrano entrambi ingredienti utili e forse indispensabili per la preparazione di quel piatto che è la vita di coppia, l’importante è che i due chef sappiano reciprocamente alternarsi per dosarli in modo equilibrato.

 

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