L’arte del problem solving

Il problem solving è un'arte? Di sicuro è una dote che va saputa sfruttare al meglio perché in ambito lavorativo è molto ambita!

L’arte del problem solving

Il problem solving generalmente viene definita una soft skill: una competenze (desiderabile al lavoro, ma non solo) che viene insegnata e potenziata attraverso numerosi corsi.

Detta così sembra un processo meccanico fatto di passaggi precisi.

In effetti, se posseduta di natura o se potenziata a sufficienza, questa competenza può diventare una vera e propria arte, in quanto si tratta di un modus operandi estremamente adattabile e che unisce creatività e assertività.

 

La creatività

L’arte può essere definita come un’attività umana creativa? Penso proprio di si, non per stupire con qualcosa di strano e  incomprensibile, ma piuttosto per trovare nuovi codici attraverso cui rappresentare la realtà nelle sue molteplici forme.

In che modo un problem solver esprime la sua creatività? Se consideriamo ciò che ho appena scritto, non sto pensando a risoluzioni stupefacenti, ma piuttosto innovative.  In che modo si esprime la creatività?

> Usando il pensiero divergente, cioè eliminando le soluzioni già utilizzate (soprattutto se hanno avuto successo, perché è molto difficile non considerare ciò che ci aiutato in precedenza),

> Creando diverse soluzioni allo stesso problema. La creatività è amica della molteplicità: cercare di arrivare a 3 possibili soluzioni appetibili è una sfida che sfinirebbe i più frettolosi di arrivare in tempi brevi ad una soluzione.

> Non chiudersi nella propria bolla. Le grandi innovazioni arrivano dalle contaminazioni di diversi lavori o ambiti di interesse. Insomma quando uniamo due realtà apparentemente lontane tra di loro creiamo qualcosa di innovativo (non di nuovo), ma per farlo è necessario avere o costringersi ad avere interessi diversi o a tenere “un canale aperto” alle sollecitazioni esterne quando dobbiamo risolvere un problema.


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Arte e concretezza

L’arte da sola non basta, per un buon problem solving ci vogliono anche alcune caratteristiche più “concrete”:

> Un certo grado di assertività. Il bravo problem solver non porta al proprio capo o ad una riunione solo l‘analisi del problema, ma anche una serie di possibili soluzioni.

> Una grande dose di disciplina e di gestione del tempo. La fretta è davvero una nemica in questo caso perché ci spingerà ad adottare una buona soluzione anche se non ottimale.

In ogni caso ogni forma d’arte necessita di essere usata e riusata più volte perché va maturata sia nel tempo, sia attraverso molteplici scenari.


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