Festival Internazionale del Cinema Sordo di Roma

In questi giorni a Roma si tiene la Seconda Edizione del Cinema Sordo, aperto ad opere italiane e straniere. L'arte e i film diventano una forma per esprimere la cultura dei sordi con tutte le sfumature di una grande comunità.

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Il Festival Internazionale del cinema sordo è arrivato e la programmazione del Cinedeaf 2013 è ricca di appuntamenti. La grande novità è l'apertura anche agli ospiti stranieri perché la sordità non è un fenomeno omogeneo, ma risente di tutte le sfumature culturali al suo interno.

 

Il Festival

Il Cinedeaf (29, 30 Novembre - 1 Dicembre 2013, presso il Teatro Vascello)  ospita pellicole professionali (oltre 40 opere pervenute) sia di registi sordi che udenti, che cercano di rappresentare, raccontare attraverso la pellicole le necessità e la quotidianità delle persone sorde. Tra le opere più attese si segnala "The connecting bridge 3/11 That wasn’t heard" della regista sorda Ayako Imamura, mentre per il cinema italiano l'appuntamento è con la première di "Io segno un mondo".

Il Festival è accessibile al pubblico udente e non udente grazie alla presenza e all'ausilio degli interpreti di Lingua dei Segni Italiana (LIS) e di International Sign (Is). Inoltre le pellicole saranno tutte sottotitolate sia in italiano, sia in inglese.

 

Sordità e arte

I sordi non sono nuovi nel mondo dell'arte, sebbene qualcuno di noi possa essere ancora vicino ad un'idea di persone con un'educazione e una particolarità che li esclude da qualche forma di attività. Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ci sono almeno 120 milioni di persone nel mondo affette da ipoacusia persistente e tra le forme artistiche preferite spicca la pittura. La rappresentazione visiva dell'esperienza di sicuro è più in linea con le abilità (anche affinate) di chi non può contare su uno dei sensi e che fa della vista un canale comunicativo privilegiato. Certo, l'arte non è esente da pregiudizi o anche solo dalla difficoltà di entrare in contatto con una realtà poco conosciuta. Il pittore Ludovico Graziani ricorda come più volte alle sue prime mostre gli osservatori si rendevano conto della sua condizione solo quando provavano a parlare con l'autore e ciò spesso innalzava un muro.

 

Rappresentare la cultura dei sordi

Il Festival Internazionale ha come obiettivo la rappresentazione della cultura dei sordi, cioè le credenze, i comportamenti, la storia, i valori e le vite di coloro che sono affetti da sordità. Senza dimenticare di come un evento del genere serva ad aprire le porte al cinema sordo e diffondere la Lingua dei Segni.

Ciò che può essere più difficile da comprendere sono le diverse sfumature all'interno di questa esperienza che permette di distinguere tra di loro diverse comunità di sordi. La distinzione non avviene solo per cause della sordità ed età di inizio, ma si tratta di vere differenze culturali che si intersecano con altre variabili: etnia, genere, classe, orientamento sessuale, educazione scolastica ricevuta, famiglia d’origine sorda o udente, ecc. Il cinema con il suo linguaggio variegato è uno strumento privilegiato per raccontare queste sfumature e comunicare questa realtà a chi, anche per poca esperienza, ha una visione piatta e uniforme.

 

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