Attaccamento e adulti: la Adult Attachment Interview

L'attaccamento è uno dei concetti più importanti dell'età pediatrica ma anche delle implicazioni per l'età adulta, essendo alla base degli schemi cognitivi che influenza la concezione di sé e le relazioni con gli altri.

Attaccamento e adulti: la Adult Attachment Interview

Quando si parla di attaccamento il pensiero è rivolto ai bambini, ma in effetti attaccamento e suoi "derivati" si fanno sentire anche nell'età adulta.

Proprio per gli adulti è stata introdotta una metodica per scoprire il tipo di attaccamento, cioè il corrispettivo della Strange Situation: la Adult Attachment Interview.

 

L'attaccamento nell'adulto: i MOI

Secondo la teoria dell'attaccamento il bambino, prevalentemente tra il sesto mese di vita e il compimento dell'anno, crea un rapporto di fiducia nei confronti del caregiver.

A seconda delle risposte di quest'ultimo sarà più o meno sicuro della relazione e di essere amato dal caregiver. Questa teoria eccezionale ha avuto molti riscontri nella realtà e nel comportamento dei bambini, ma nel tempo si è anche scoperto che le conseguenze vanno ben oltre l'infanzia.

Con l'attaccamento infatti il bambino crea a livello cognitivo i Modelli Operativi Interni (MOI), una rappresentazione cognitiva del Sé e della relazione con il caregiver che fungono da base per le relazioni future.

Influiscono sulla personalità e sul modo di adattarsi con l'ambiente e funzionano condizionando l'ingresso e l'elaborazione delle informazioni in modo tale che siano il più possibile congruenti con le proprie aspettative. Ciò ha delle ovvio ripercussioni sia sul lato cognitivo, sia su quello relazionale.

 

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L'Adult Attachment Interview

La Strange Situation è il metodo messo a punto da Mary Ainsworth per verificare che tipo di attaccamento ha sviluppato un bambino. In età adulta si utilizza la Adult Attachment Interview di George, Kaplan, & Main (1985); si tratta di un questionario semistrutturato in cui si chiede una descrizione a posteriori delle relazioni di attaccamento nell'infanzia ed eventuali loro allontanamento o perdita.

L'intervista ha lo scopo di osservare lo stato della mente del soggetto per evidenziare i MOI. Le tematiche affrontate durante l'intervista si focalizzano sull'infanzia chiedendo episodi specifici, ma anche di scegliere degli aggettivi con cui fare delle valutazioni. Ovviamente si indagano le relazioni con le figure di riferimento. Al termine l'intervista viene trascritta e valutata con due scale:

  1. scala dell'esperienza soggettiva per la valutazione dell'attaccamento nell'infanzia
  2. scala dello stato della mente per valutare lo stato della mente attuale.

 

Stili di attaccamento

 In base al contenuto e all'organizzazione del discorso si individuano quindi i pattern di attaccamento ancora operanti nell'individuo:

  • adulti con attaccamento Sicuro presentano la propria storia in modo coerente e chiaro. Le risposte sono rilevanti e succinte a prescindere dal fatto che le esperienze descritte siano positive o negative.
  • Adulti con attaccamento Dismissing hanno un atteggiamento svalutante. Nel descrivere i propri genitori insistono sulla mancanza di ricordi e non usano termini positivi.
  • Adulti con attaccamento Preoccupied hanno delle trascrizioni rabbiose e passive bei confronti dei genitori. Spesso adottano un linguaggio strano con caratteristiche infantili, ma anche l'uso di gergo psicologico.
  • Adulti con attaccamento Unresolved non hanno ancora elaborato un lutto e il loro discorso appare incoerente e incentrato su questo evento.

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