I creativi digitali

Sperimentazione di nuovi linguaggi integrati alle immagini, ma anche capacità di marketing e abilità nel cogliere gli "umori" del popolo della Rete. Essere creativi digitali significa saper vivere (e lavorare) all'epoca del web 2.0: vediamo insieme come

I creativi digitali

I mutamenti crescenti in campo tecnologico si riflettono repentinamente anche nella comunicazione. Il risultato? Nuove possibilità di lavoro per professionisti altrettanto nuovi. Creativi digitali, sono già stati ribattezzati. A riprova di come gli sviluppi del settore non riducano, ma anzi aumentino la richiesta di lavoratori che abbiano però competenze superiori (o quantomeno diversificate) rispetto ai classici strumenti maneggiati da ingegneri, economisti o esperti della comunicazione in generale. Ciò che serve oggi, infatti, è una marcia in più. E non è un caso che si parli sempre più spesso di community manager o social media manager, tanto per fare un esempio. Professionalità nate proprio con la diffusione dei social network e, conseguentemente, delle comunità virtuali.

 

Creativi digitali: chi sono

In questo stato di cose sono forse due le cose che servono per davvero: le competenze tecniche, utili a operare materialmente sul web, e un nuovo modo di intendere e fare la comunicazione. Diciamo pure un altro stile, non più legato ai classici messaggi veicolati da tv, radio e giornali, ma molto più vicino al codice “internettiano”, se così si può dire, distante anni luce da quello più familiare e rassicurante cui per anni ci ha abituato una certa televisione e la carta stampata, per quanto anche quest'ultima si sia comunque dovuta adeguare ai tempi che cambiavano. E quale settore della comunicazione è più vicino alla creatività se non quello della pubblicità?

 

In fondo è proprio qui che i creativi digitali hanno la possibilità di dare sfogo a tutto il loro estro, inventandosi nuove sperimentazioni ed espedienti per coinvolgere in modo originale il pubblico, e senza che quest'ultimo neanche si accorga di trovarsi davanti a un banale spot! Tuttavia gli investimenti fatti in Italia nel campo dell'advertising sul web sono ancora molto ridotti se confrontati alla Gran Bretagna. Un dato per certi aspetti negativo, ma che può capovolgersi in senso più ottimista se si pensa alle opportunità che presto si profileranno anche per i creativi digitali italiani sul versante dell' advertising su internet.

 

Fonte immagine: ambigel