Fiaba terapia

Fiaba terapia: il significato psicologico delle fiabe e il loro uso per la crescita personale, problem solving e psicoterapia.

Fiaba terapia

Fiaba terapia: si può guarire con le fiabe?

Inventare una fiaba dà espressione simbolica a tutto il nostro panorama interiore: nella fiaba è raffigurato per immagini il nostro stato d’animo, il nostro stato fisico e la rete delle nostre relazioni. Come usarla per curarsi e per trovare soluzione ai problemi? Nella fiaba inventata è condensato il tempo: passato presente e futuro. C’è la traccia degli eventi passati che ci hanno segnato, della situazione presente e degli sviluppi futuri  che scaturiscono dai processi in corso. Non si tratta di preveggenza ma di espressione di percorsi che sono già prefigurati nel nostro inconscio e che si andranno a realizzare nel futuro prossimo.

 

È così affascinante leggere le proprie fiabe a distanza di qualche anno, perché si scopre che ‘era tutto già scritto’: anche eventi che mai avremmo mai immaginato che accadessero! No, non è magia: come i terremoti avvengono all’improvviso ma richiedono centinaia di anni di preparazione nelle profondità della terra, così i nostri improvvisi cambiamenti sono frutto di processi che maturano lentamente dentro di noi e che poi si manifestano all’esterno. Possiamo influire su questi? Sì.

 

La fiaba come espressione di sé

Dicevo che la fiaba riesce a raffigurare tutto il nostro panorama interiore ed è vero. In realtà questo avviene in ogni processo creativo: diamo una espressione di noi stessi, da cui si riconosce la nostra anima e la nostra unicità. Questo vale anche per la musica, per la pittura, la poesia e per ogni altra forma artistica: una composizione di Wagner è diversa da una di Mozart, e un quadro di  Monet è diverso da uno di Van Gogh, al di là del soggetto e della tecnica è lo spirito personale dell’artista che si incarna nell’opera e che la rende così unica e irripetibile. Questo vale anche per le fiabe: i personaggi possono essere simili, come pure lo sviluppo della vicenda, ma nello stile narrativo e nella dinamica degli eventi esprimiamo tutta quella particolarità che è solo nostra, che raffigura la nostra storia e il nostro modo di viverla, e soprattutto che indica delle chiavi di soluzione verso il lieto fine che valgono solo per noi e che sono specifiche della nostra situazione.

 

La fiaba per risolvere problemi

Ciò che è molto tipico della fiaba (rispetto ad altre forme di espressione creativa) è che la fiaba ha una sua struttura particolare, che la rende  adatta a venir utilizzata per la risoluzione di problemi.

1) La fiaba inizia rappresentando un equilibrio che di lì a poco andrà a cambiare: “c’ era una volta un vecchio re che aveva tre figli…” poi il vecchio morirà e bisognerà decidere chi sarà il migliore per condurre il regno, “c’era una volta una principesa in età da marito…” e poi dovrà trovare lo sposo più adatto alla sua felicità, “c’era una volta una famiglia molto povera….” e il bambino abbandonato nei boschi dovrà riuscire a spopravvivere e anche a far fortuna…

2) La fiaba prosegue con quella che io chiamo: “la fase di crisi” in cui si definisce chi è il protagonista, quale impresa deve compiere, chi è il suo nemico e chi gli aiutanti che  permetteranno il successo dell’opera. Nella fase di crisi succede tutto: si definiscono gli equilibri tra risorse e difficoltà, i pericoli da evitare e le opportunità da cogliere, si elabora la strategia di soluzione e si trovano le chiavi di volta per il successo.

3) La fiaba termina con il classico: ”E vissero tutti felici e contenti…” Questa è solo una frase di rito, ma in realtà raffigura il nuovo equilibrio, diverso e migliore di quello dell’inizio. Confrontando l’equilibrio iniziale con quello finale riusciamo a comprendere subito  il senso della fiaba e il percorso che ha compiuto.

 

La fiaba terapia

Per più di vent’anni ho applicato le fiabe in terapia e sono completamente entusiasta dei risultati. Ma come funziona esattamente una fiaba-terapia?

1) Il cliente arriva ed espone il suo problema: il tema su cui desidera ricevere aiuto, poi decidiamo insieme quale strada percorrere, a secondo delle sue necessità e  delle alternative più efficienti.

2) ‘Se’ decidiamo di usare la fiaba-terapia facciamo una seduta dedicata solo a questo, in cui io lo guido verso uno stato di rilassamento in cui può agevolmente inventare la sua fiaba personale.

3) Dopo ne parliamo insieme: io evito con cura di dare una ‘interpretazione fissa della fiaba’ perché penso che questo sia molto riduttivo e anche poco rispettoso delle profondità a cui la fiaba riesce a accedere. Però la fiaba propone dei temi e delle vie di soluzione, dei percorsi archetipici e delle immagini guida, delle chiavi di volta per la soluzione del problema. E su questa linea ci muoviamo per far tesoro  delle indicazioni e degli spunti che ci ha offerto il racconto,  per comprendere il senso di quanto sta accadendo e per far tesoro dei suggerimenti che la fiaba ci ha offerto basandosi su una saggezza antica. In modo da condurre a buon fine il percorso di cambiamento e riuscire nell’impresa.