Comunicazione di coppia: guida semiseria al cervello maschile

La comunicazione di coppia arranca, il vostro compagno vi esaspera? Non prendetevela troppo, è (anche) una questione di cervello

Comunicazione di coppia: guida semiseria al cervello maschile

Non vi ascolta? È distratto, salvo quando si tratta di scivolare sotto le lenzuola? Si dimentica gli anniversari? Ogni decisione sembra costargli sforzi titanici? Prima di attribuire la colpa a sua madre o alla cultura italiana, maschilista e retrograda, tentate la carta del determinismo biologico. Sapere come funziona il cervello maschile certo non risolve i problemi, ma potrebbe rendervi più indulgenti. E la comprensione, si sa, è un elemento essenziale per una sana comunicazione di coppia!

Cervello maschile: il principale organo sessuale dell'uomo

Il cervello maschile è sessocentrico, e la ragione sembrerebbe risiedere nella maggiore estensione, rispetto al cervello femminile, dell'area di materia grigia che mette in moto sensazioni erotiche e pensieri impuri. Si chiama area preottica e si trova nell'ipotalamo. Da qui partono gli impulsi che regolano funzioni somatiche come l’espressione degli stati emotivi e il comportamento sessuale. Bene, pare che negli uomini l'area preottica abbia dimensioni più che doppie che nelle donne. Ricordatevelo, la prossima volta che lui si avvicina con fare languido e sguardo torbido...

Sette minuti e il cervello maschile va in tilt

A un uomo basterebbero appena sette minuti in compagnia di una bella donna per compromettere (momentaneamente, s’intende) le sue funzioni cognitive. Lo rivelano le ricerche condotte da un team di psicologi della Radbouds University, in Olanda. Lo sforzo di fare bella figura, la solita, implacabile ansia da prestazione maschile, fa perdere la testa. Secondo il professor George Fieldman della British Psychological Society, i risultati dimostrano come gli uomini siano stati programmati per pensare a come trasmettere i propri geni. Così, davanti a una bella donna il cervello maschile va in tilt, perché è concentrato sulla riproduzione.

Laconici e smemorati loro, prolisse noi

Nel cervello maschile, l'ippocampo, quell'area del cervello che tanta parte ha nella formazione di nuove memorie riguardanti eventi vissuti (memoria episodica a breve termine o memoria autobiografica), è meno sviluppato. E allora, come pretendere che lui ricordi ogni dettaglio dell'infinità quantità di informazioni e stimoli che quotidianamente gli vengono catapultate addosso? Tanto più che si calcola che le donne dicono in media trentaseimila parole al giorno, mentre gli uomini si fermano alla metà, ossia a quota diciottomila. La grande loquacità femminile si spiega con l'abbondanza di neuroni nelle zone delle corteccia cerebrale deputate ai processi verbali, soprattutto nella parte frontale e temporale del cervello. Ecco perché, in genere, le donne possiedono una buona intelligenza linguistica.

Uomini e donne si distinguono infatti anche per i loro diversi tipi di intelligenza. Una ricerca della Harvard Medical School ha ad esempio stabilito che il lobo frontale, quello a cui spetta l'organizzazione del comportamento, è più sviluppato nel cervello femminile. Da questo dato biologico deriverebbe il maggior senso pratico femminile, mentre gli uomini sembrerebbero più portati ad agire di impulso o, ancora più di frequente, a incontrare maggiori difficoltà rispetto alle donne nel prendere una decisione.

Salvo quando si tratta di prendere l'iniziativa per andare a letto...


Immagine | Jeff Kubina