Cambiare vita a cinquant'anni: il sabbatico di Ferran Adrià

Ferran Adrià, celebre chef e proprietario di El Bulli, ha deciso di chiudere l'attività e fermarsi per due anni. Un sabbatico per rinnovarsi, fare nuove esperienze, viaggiare: si può cambiare vita anche a cinquant'anni? Vediamo come

Cambiare vita a cinquant'anni: il sabbatico di Ferran Adrià

Cosa succede quando uno degli chef più famosi al mondo decide di fermarsi? Si può cambiare tutto a cinquant'anni? "Mi sono preso un sabbatico di due anni", dice Ferran Adrià, uno dei migliori cuochi del mondo, proprietario di El Bulli, il ristorante spagnolo diventato un mito della gastronomia. Racconta a Enrico Franceschini, che lo intervista per Repubblica: "Avevo bisogno di ricaricare le batterie, di ritrovare la curiosità, fare scoperte e anche un po' di riposarmi. In realtà non ho mai lavorato così tanto come da quando ho smesso di lavorare, ma è un regalo che tutti, a questa età, dovrebbero farsi".

 

Ferran Adrià: un percorso continuo di crescita personale

Chi è Ferran Adrià? Ex-lavapiatti della periferia di Barcellona, è diventato capo-cuoco di El Bulli quando era appena ventitreenne e una leggenda poco più tardi: l'inventore (insieme all'inglese Heston Blumenthal) della "cucina molecolare", sebbene lui preferisca chiamarla "decostruttivista". Solo 50 clienti a sera ammessi nel ristorante-tempio sulla Costa Brava, due milioni di persone in lista d'attesa per gli 8 mila posti a tavola disponibili ogni sei mesi. E poi? "Poi basta, un giorno ho capito che era venuto il momento di fermarmi, cambiare orizzonti, provare altre esperienze". Così ha calato la saracinesca, appiccicandoci sopra un foglietto che in sostanza avverte: chiuso per due anni. "La gente pensa che io sia in ferie, ma da quando abbiamo chiuso tre mesi fa ho avuto solo tre giorni di autentico descanso, come diciamo in Spagna, di dolce far niente, come dite voi in Italia".

 

Ferran Adrià: un sabbatico per rinnovarsi

Ma uno, se si mette in sabbatico, deve smettere del tutto di fare quel che faceva? Lei ora non cucina più, per niente, da tre mesi? "No, ci vado ancora ai fornelli, di tanto in tanto. Ma lo scopo della pausa è accorgersi che ti piacciono altre cose". Anche molti giovani oggi si prendono una pausa, un anno di viaggi ed esperienze diverse, il gap year, dopo liceo o università: "Ma non è come farlo a 40 o 50 anni", riflette Adrià. "Non è come un sabbatico fatto nella mezza età, quando hai già maturato tante esperienze e però non sei ancora così vecchio da non poterne accumulare di nuove".

 

Dipenderà anche dal fatto che, psicologicamente e spesso ormai fisicamente, i cinquantenni d'oggi (maschi e femmine) sono considerati e soprattutto si sentono i "nuovi quarantenni" (e i quarantenni si sentono i nuovi trentenni)? Guardando lui, che a 49 anni e mezzo ne dimostra una decina in meno ("non faccio mica la dieta, basta un'ora di jogging o ginnastica al giorno"), si tende a credere di sì: è più facile fermarsi, cambiare direzione, sbandare, se ci si sente giovani, perlomeno dentro. "Guardi, io consiglio di farlo a tutti i miei più o meno coetanei. Significa concedersi il lusso di sperimentare per un po' un'altra vita, una vita differente, prima di tornare eventualmente a quella precedente, ma arricchiti e più felici".

 

Ferran Adrià: progetti per il futuro

Viaggiare, incontrare gente, assorbire nuove culture ed esperienze: forse questo è uno dei segreti per rinnovarsi. Non smettere mai di essere curiosi, regalarsi un po' di tempo per staccare, allontanando le frustrazioni. Non voler smettere mai di imparare ci aiuta a non sentirci "arrivati", completi, saturi della vita. Anche se non tutti possono permettersi un sabbatico come Ferran Adrià, il suo esempio ci suggerisce di non dimenticare mai di esercitare la nostra libertà, aprendoci a nuove esperienze. Cambiare vita a cinquant'anni si può, basta non avere paura di scommettere su noi stessi.

 

Fonte immagine: Repubblica.it