Fame nervosa: i sintomi e come fermarla

Quali sono i sintomi della fame nervosa? Imparare a distinguerla dalla fame fisica è il primo passo per capire come fermarla. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Fame nervosa: i sintomi e come fermarla

La fame nervosa è quell’irrefrenabile voglia di mangiare, per lo più cibi ipercalorici – quelli che classicamente definiamo “comfort food” – che proprio non riusciamo a controllare e che ci porta, quasi senza accorgercene, a finire l’ennesimo pacco di biscotti in barba alla dieta e ai nostri buoni propositi. Come fermarla? La parola d’ordine è: consapevolezza.

 

Che cos’è la fame nervosa

In primo luogo vediamo con che cosa abbiamo a che fare: la fame nervosa – detta più propriamente fame emotiva – può sembrare subdola e piuttosto difficile da riconoscere preventivamente. Spesso ci ritroviamo, nostro malgrado, a subirne gli effetti e a renderci conto di quanto accaduto quando è orami “troppo tardi”.

Subire gli effetti della fame nervosa, infatti, significa cadere vittime di un terribile inganno della nostra mente che ci fa scambiare un segnale di malessere emotivo per fame quando, in realtà, non è di alimentarci che avremmo bisogno.

 

I sintomi della fame nervosa

A ben vedere esistono delle differenze piuttosto interessanti fra fame nervosa e fame fisica. La prima è una strategia, disfunzionale, che adottiamo per “non sentire”, per “distrarci” dalle emozioni che proviamo.

La seconda, invece, è un insieme di stimoli fisici che ci segnalano che il nostro corpo ha bisogno di introdurre cibo per ripristinare il proprio equilibrio energetico. In questo senso i sintomi e i segnali che contraddistinguono fame nervosa e fame fisica sono sorprendentemente diversi.

Facciamo alcuni esempi: la fame fisica emerge gradualmente, man mano che passano le ore, e, soltanto dopo un digiuno prolungato, diventa un segnale che richiede di essere ascoltato con urgenza.

La fame nervosa, invece, emerge improvvisamente, senza gradazioni intermedie: si avverte immediatamente un urgente, imperioso ed irrefrenabile impulso a mangiare.

La fame nervosa inoltre richiede, abbiamo detto, l’introduzione di certi cibi particolarmente calorici e confortanti – i comfort foods, mentre la fame fisica può essere soddisfatta da una maggior varietà di alimenti.

In ultimo, ma non per importanza, la questione del “dopo”: come ci sentiamo dopo? Soddisfare la fame fisica, mangiando secondo necessità e rispettando i segnali di fame e sazietà, lascia un generale senso di soddisfazione e benessere.

Cedere alla fame emotiva, invece, provoca un sollievo solo momentaneo dalla tensione: dopo aver mangiato prendono il sopravvento sensi di colpa, sentimenti di vergogna e svalutazione di sé.

 

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Come fermare la fame nervosa

Nella fame nervosa, dunque, il cibo non è il problema. Sembra strano vero? Ci crucciamo tanto per quel pacco di biscotti che abbiamo spazzolato via in pochi minuti e invece il problema non sono affatto loro.

Quello che realmente consente di disinnescare la fame nervosa è la capacità di essere consapevoli delle emozioni del momento, anche le più sgradite, e di poterle elaborare – “digerire” psichicamente se volete – per riuscire a gestirle invece di “anestetizzarsi” attraverso il cibo.

“Se riesci a tradurre in parole ciò che senti, ti appartiene” scriveva Henry Roth. Perciò, il primo passo per fermare la fame emotiva è proprio quello di aspettare, esercitare consapevolezza sul momento presente e imparare a dare un nome, e quindi un significato, alle emozioni prendendo l’opportuna distanza da esse per poterle vivere senza lasciarsene travolgere.

A volte questo si impara a farlo durante le vicissitudini dell’esistenza, altre volte può essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia per imparare a non mangiare le proprie emozioni e a godere della ricchezza che la vita emozionale riserva ad ognuno di noi.

Solo allora il cibo ridiventerà semplicemente “cibo” e si potrà autoregolare il proprio comportamento alimentare secondo i reali segnali di fame e sazietà del proprio corpo.

 

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