Affrontare l’adolescenza con autostima

L’autostima è una risorsa importante grazie alla quale l’individuo sa di valere e di poter sbagliare. In tutti i punti di transizione della vita avere una buona autostima è importante, ma lo è di più nell’adolescenza. In un periodo in ci la personalità e la valutazione di se stessi si sta formando, il rapporto con i genitori resta la fonte per imparare ad amarsi

Affrontare l’adolescenza con autostima

Il conseguimento di un buon livello di autostima è da considerarsi un traguardo auspicabile per chiunque. Ciò è tanto più importante nei momenti difficili o nei punti di transizione della vita, quando bisogna ‘prendere le misure’ con nuovi compiti e nuovi ruoli che possano mettere in dubbio la fiducia in se stessi. Ad esempio, l’autostima nell’adolescenza è una risorsa importante perché è un periodo in cui si cerca di comprendersi e ci si scontra con molte incertezze: sono in grado di assumermi le responsabilità tipiche dell’adulto? Sicuramente oltre alle risorse interne anche il rispecchiamento esterno è fondamentale: un genitore che apprezza le qualità del figlio è sicuramente una fonte di autostima durante l’adolescenza.

 

L’autostima nell’infanzia, l’autostima in adolescenza

Dai 3 ai 6 anni di vita la personalità di un bambino comincia a definirsi in modo più stabile. Il bambino comprende il valore del suo comportamento soprattutto in relazione alle conseguenze che esso può avere nel mondo. In una seconda fase, tra i 6 e i 12 anni, questa consapevolezza si consolida e il bambino affina il modo in cui si rapporta con la realtà e con la società. In questo periodo il bambino va guidato, ma sempre accettato nella sua unicità in modo che non abbia paura dei suoi errori. È importante non considerare l’errore un arresto, bensì un momento di crescita e che non è sminuente saper chiedere aiuto.

 

Durante l’adolescenza il rapporto con i genitori si incrina, sino a diventare burrascoso. La personalità completa la sua maturazione in opposizione all’esterno. È fondamentale che la realtà esterna e la famiglia sia in grado di resistere agli attacchi dell’adolescente, rimandando comunque un apprezzamento ai lati positivi. L’adolescente che sente di poter fare affidamento in chi lo ama, sente di essere una persona degna e apprezzabile e impara ad amarsi.

 

Il rapporto tra genitori e figli nell’adolescenza e autostima

Il rapporto tra genitori e figli in adolescenza si lega all’autostima presente e in formazione nell’adolescente. Spesso una comunicazione falsa e vuota è il primo passaggio verso la disistima che può essere aggravata anche da comportamenti aggressivi o violenti da cui non ci si può difendere soprattutto per le conseguenze emotive che possono avere gravi conseguenze sullo sviluppo psicologico. I casi più gravi sono:

- nei bambini trascurati la consapevolezza di non essere amato genera odio, ma contemporaneamente paura e sensi di colpa per sentire queste emozioni;

- in caso di abuso sessuale il bambino/adolescente si sente co-responsabile di ciò che accade e matura la convinzione di essere cattivo o un ‘poco di buono’;

- un genitore depresso trasmette una percezione distorta della realtà che possono generare isolamento e aggressività.

 

Fonte immagine: LeBouthillier-B