Psicologia dell'indifferenza

L'indifferenza genera distacco e assenza di sensazioni, è qualcosa che pervade le relazioni, spesso distruggendole e lasciando dolore.

Psicologia dell'indifferenza

L’indifferenza è un sentimento spesso visibile all’interno del contesto sociale e che ognuno di noi, spesso involontariamente, applica verso molte persone o situazioni, il più delle volte “lontane” da noi e dal nostro piccolo mondo e cerchia di conoscenze. Ma quando pervade le relazioni intime o comunque la propria realtà diventa qualcosa di doloroso e difficile da digerire.

 

Cos’è l’indifferenza

L’indifferenza è un sentimento o stato affettivo neutro che spesso si associa a un’assenza di emozioni e vissuti e a una freddezza emotiva. La persona indifferente mostra apparentemente disinteresse verso altri, le relazioni e le realtà circostanti, non curandosi delle conseguenze e della sofferenza altrui. L’indifferente continua sulla propria strada, non si smuove davanti alle richieste altrui, è distaccato e osserva ogni cosa senza coinvolgimento e attenzione.

È in piccolo quello che accade quando passiamo al semaforo e non ci curiamo del signore che tenta di venderci una rosa, facendo finta di “non vederlo”, oppure quando non ci fermiamo ad aiutare una vecchietta in difficoltà nell’attraversare, ecc. Talvolta però questo sentimento si attiva anche verso e situazioni o persone più care, mostrando loro assenza di desiderio a relazionarsi, disinteresse verso di loro e loro questioni, freddezza, apatia e totale insensibilità.  E' qualcosa di pù forte e pervasivo dell'odio perchè implica assenza di sensazioni ed emozioni e quindi anche di espressioni che possono comunicare all'altro il proprio vissuto e pensiero. 

 

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Cause dell’indifferenza

Le cause dell’indifferenza sono molto variegate e non è possibile definire alcune per tutti, ma ogni volta vanno indagate e osservate con attenzione. Tra le più note ci sono la necessità di difendere se stessi verso un coinvolgimento emotivo eccessivo e magari difficile da accettare e sostenere, altre volte vi è un reale calo dell’interesse verso l’altro, non esplicitato che sfocia nella freddezza al fine di mostrare il distacco, o ancora può esserci una necessità di trovare un proprio spazio e creare una distanza dall’altro.

Ci sono poi casi in cui vi è maggiore malignità e complessità derivanti da un desiderio di arrecare danno all’altro e sofferenza. In ogni caso scoprire la causa dell’indifferenza permette a chi ne è vittima, ovvero “l’oggetto dell’indifferenza” di comprendere meglio ciò che sta alla base e ridurre il senso di colpa e di inadeguatezza. 

 

Nelle relazioni vince chi è indifferente?

L’indifferenza mina le relazioni generando una lacuna nelle stesse e un distacco tra le persone coinvolte. Chi riceve indifferenza vive un forte disagio e tensione che può sfociare in ansia e stress, nel tentativo di capire come fare per ricevere attenzione e le cause alla base di questo vuoto emotivo, prova sofferenza e solitudine e nelle relazioni più intime abbandono e trascuratezza.

La tensione provata genera confusione e mancanza di comprensione, che aumenta la difficoltà nel relazionarsi, generando aspettative spesso deluse che causano ulteriore distacco e dolore. La persona può arrivare a pensare di non essere degna di amore e vicinanza, di essere sbagliata, di aver commesso degli errori, sentendosi in colpa e inadeguata. 

La persona indifferente invece non vive questo disagio ma anzi spesso si nutre dello stesso, alimentando la propria indifferenza e non curanza. Non prova nulla, è fermo e immobile e sembra tutto gli scivoli addosso. Quindi apparentemente sembra che sì, le persone indifferenti vincano nelle relazioni ovvero ottengono il distacco, riuscendo a non soffrire e continuare nella loro vita, ma è bene ricordarsi che bisogna sempre scavare a fondo e capire come e quanto realmente sia indifferente.

 

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Foto: Viacheslav Iakobchuk / 123rf.com