Come le origini di un paziente influenzano il medico

Il medico è una figura rigorosa e imparziale? Purtroppo a volte anche loro vengono influenzati, ad esempio dalle origini di un paziente.

Come le origini di un paziente influenzano il medico

I medici sono professionisti molto ammirati, a cui affidiamo la nostra salute e a volte la nostra vita, ma anche loro risentono degli stessi meccanismi sociali che ci guidano ogni giorno. Ad esempio è possibile che le origini di un paziente possano influenzare il medico.

L'etnia è una di quelle informazioni basilari attraverso i quali possiamo costruire un'idea, un'immagine stereotipata di una persona senza conoscerla, attribuendo quello che pensiamo siano verità indiscusse e valide per un intero gruppo.

Non necessariamente si tratta di un atteggiamento razzista, ma dell'uso degli stereotipi che a volte sono positivi e a volte negativi. Come incidono in medicina?

 

Lo studio

Il Journal of pain and symptom management ha pubblicato una ricerca sulle scelte terapeutiche dei pazienti afroamericani ad uno stadio terminale.

La ricerca nasce da un dato: questi pazienti, più della controparte caucasica, adottano cure invasive e straordinarie. Gli sperimentatori hanno chiesto a 33 specializzandi di simulare delle visite con dei pazienti-attori di entrambe le etnie.

La comunicazione verbale è risultata uguale nelle due condizioni, ma è stato registrato un comportamento non verbale "più freddo" nei confronti degli afromericani. Nello specifico è stato registrato un'interazione non verbale inferiore per un 7% che non viene riconosciuta dai medici.

Dai video risultano però le differenze: con i caucasici i contatti aumentano e i medici tendono a sedersi sul letto, mentre nel secondo caso spesso i medici restavano accanto alla porta e cercavano meno il contatto visivo.

Lo studio evidenzia che culturalmente esiste la tendenza a cure più aggressive, ma sicuramente l'atteggiamento del medico può incrinare la fiducia verso proposte alternative.

 

Culture e medicina

In una società come la nostra il tema è sicuramente all'ordine del giorno tanto che anche in Italia si stanno moltiplicando incontri e corsi che prendano in considerazione l'incontro tra medicina e intercultura da più punti di vista.

Due tra tutti: a Torino il CIPES-Piemonte organizza incontri sulla medicina interculturale; all'Università di Genova la cattedra di Etnomedicina prevede incontri di medici, sociologi e psicologi per comprendere in che modo la medicina si sia incarnata nelle diverse culture.

 

Medicina interculturale

L'incontro con diverse culture è un aspetto da approfondire in medicina perché si inserisce nella relazione medico-paziente minando la compliance e forse anche la capacità di giudizio.

Sicuramente l'introduzione di esami che approfondiscano un diverso modo di concepire la medicina (basti considerare il pensiero occidentale e quello orientale) diventano uno strumento per avere chiavi di lettura del comportamento del paziente e delle sue aspettative.

In generale il medico non è molto allenato ad approfondire la relazione con il paziente e la ricerca di un comportamento imparziale in questo caso forse è ancora lunga.

Sarebbe da comprendere se la consapevolezza di adottare registri differenti possa essere un aiuto ad andare oltre queste differenze e offrire un servizio di pari qualità per tutti. 


L'empatia tra terapeuta e paziente: come si crea?