Come non soccombere a una giornata no, 5 consigli

Ci sono giornate in cui tutto sembra girare storto. Senza darsi per vinti, ecco come non soccombere e cercare di modificare gli eventi in corso.

Come non soccombere a una giornata no, 5 consigli

Ci sono giorni, che spesso diventano periodi, che sembrano non girare mai per il verso giusto e tutto sembra andare storto e contrario al proprio volere, ai propri piani e benessere. Sono le classiche “giornate NO” quelle in cui viene voglia di mollare tutto e tutti dall’esasperazione dei problemi e difficoltà, che iniziano nel momento in cui suona la sveglia e terminano con il coricarsi la sera…o almeno così viene percepito.

Ci sono persone che resistono bene a queste giornate e trovano il modo per farle girare nel verso giusto, ne vedono il lato positivo, altre che soccombono e smettono di fare qualsiasi cosa, rassegnandosi e portandosi dietro questa “sfortuna” per i giorni successivi. Ma come si fa ad affrontare le giornate no? 

 

Giornate no: Accettale

La prima cosa da fare per non soccombere è accettare che la giornata cominci e prosegua nel modo sbagliato. Purtroppo, possono capitare delle contingenze per cui tutto sembra concentrarsi in poche ore e le energie richieste sono molte. L’accettazione permette di prendere gli avvenimenti in modo più disteso e rilassato e affrontarli con maggiore energia e lucidità mentale, senza farsi prendere dal panico o farsi distruggere da rabbia e pessimismo.

Inoltre, accettare permette anche di ridurre le circostanze in cui si ha una sorta di “profezia che si auto-avvera ovvero quando il pensiero che qualcosa accada in qualche modo determina il nostro agire e atteggiamento e quello degli altri, che porta tale avvenimento ad avverarsi, avvalorando la propria tesi e sentimento che tutto va per il verso sbagliato.

Quindi fermati, respira, e ditti che in fondo può capitare e sta a te modificare questo vortice negativo

 

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Giornate no: ricordati di respirare

Molto spesso presi dal susseguirsi di eventi negativi, con la sensazione di affanno e ansia alle stelle, ci si dimentica di fare la cosa più naturale, ma più importante per ridurre i livelli di attivazione e recuperare energie per ripartire in questa giornata no: respirare

Prendersi una piccola pausa, pochi minuti, in cui ci si concentra sul proprio respiro, cercando di regolarizzarlo e riportare il proprio battito cardiaco, la respirazione e tutto l’organismo ad un buon funzionamento è importante per ripristinare anche un buon funzionamento mentale, che permetta di osservare le cose con maggiore lucidità, razionalità e apertura al cambiamento. 

 

Giornate no: pensa positivo e sdrammatizza

Se anche tutto sembra non funzionare, cercare di allontanare i pensieri negativi su di sé e la realtà attorno permette di osservare le cose da altre angolazioni e non aumentare il livello di stress, già molto alto. Cercare di sdrammatizzare, dicendosi che “oggi è così”, va accettato e va compreso come modificare gli eventi senza continuare a rimuginare sul negativo, che blocca, non porta a un miglioramento, ma può solo peggiorare le cose e il proprio atteggiamento, determinando una situazione di stallo. 

Il pensiero positivo è funzionale al cambiamento e dona energia e atteggiamento propositivo da cui può scaturire una modifica anche importante.

 

Giornate no: cerca l’insegnamento

Anche nelle giornate o periodi proprio neri, in cui accade qualcosa di grave e molto doloroso e di pensare positivo proprio non si riesce, è importante cercare di capire cosa quegli eventi ci stanno comunicando e cosa si può imparare. Ogni esperienza, bella o brutta che sia, determina una conseguenza nel proprio modo di essere, vivere, reagire e funzionare, ma sta a ognuno capire questo cambiamento e farlo proprio. Laddove non si possono modificare le cose, le si deve accettare e cercare di migliorarsi o leggere i messaggi.

Un esempio molto semplice è quello di quando una serie di eventi di una giornata no, come rompere qualcosa al mattino a casa, fare un errore sul lavoro, sfregiare la macchina su un muretto o, bruciare la cena… Possono essere indici di malessere, alto stress e difficoltà nella concentrazione, e forse comprendere i segnali di questa giornata, potrebbe essere un buon modo per cercare una soluzione per stare meglio. È un po’ come pensare che nulla accade mai per caso.

 

Giornate no: fai qualcosa per te

Prendersi un momento per sé e riempirlo con qualcosa che far star bene, che permetta il rilascio a livello fisiologico di sostanze che donano una sensazione di benessere, come le endorfine, e permettano di ricaricare le pile.

Fare sport, leggere, passeggiare all’aria aperta, scrivere, ascoltare musica, chiamare un amico, uscire a cena… Ognuno ha la sua “medicina” naturale che dona una sensazione di positività, sollievo, leggerezza e benessere. Non sempre è possibile farlo, specialmente nelle giornate in cui molto tempo è trascorso a rimediare le cose che girano storte, ma riuscire, anche nei giorni successivi a trovare un momento di scarico, è sicuramente utile a ridurre la rabbia, la paura, l’ansia, lo stress e l’attivazione negativa della pessima giornata trascorsa, trovando magari strategie per affrontare al meglio una possibile giornata analoga in futuro.

Un modo di gestire le giornate o i periodi no esiste per tutti, ma sicuramente è importante ricordarsi che “non esiste notte tanto lunga che non permetta al sole di risorgere” (Jim Morrison): la giornata finirà e domani sarà un altro giorno tutto da costruire.  

 

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Foto: Aleksandr Davydov / 123rf.com