La dipendenza da nicotina

Fumare può diventare una vera dipendenza dalla nicotina con i tipici meccanismi di astinenza e di assuefazione. Gli effetti sono sia fisici, sia psicologici, a causa dell’alterazione della circolazione della dopamina. Per smettere esistono diversi trattamenti per corpo e mente

La dipendenza da nicotina

La dipendenza da nicotina è stata spesso confusa o scambiata per un vizio, per una cattiva abitudine o per semplice maleducazione. Un comportamento che ha delle conseguenze negative sulla salute, ma che comunque ha anche dei benefici, come il rilassamento. Non è poi tanto vero: il fumo a certi livelli è una vera e propria malattia, una dipendenza fisica e psicologica verso la nicotina. Nel 1994 il DSM IV classifica la dipendenza da nicotina come disturbo psichico, caratterizzata dai seguenti sintomi: desiderio continuo di fumare, presenza di numerosi falliti tentativi di smettere, uso continuo nonostante l’insorgenza di problemi alla salute, aumento dei soldi investiti per comprare le sigarette e forte disagio dopo una breve astinenza.

 

La nicotina che crea dipendenza

La sostanza che crea la dipendenza nel tabagista è la nicotina. Si tratta di un alcaloide, un composto organico e naturale presente nelle foglie della pianta del tabacco (ne costituisce circa il 2% del peso secco). La nicotina è classificabile come droga in quanto è in grado di scatenare i sintomi tipici dell’astinenza. I suoi effetti non riguardano il rilassamento (come spesso credono i fumatori), poiché è una sostanza eccitante che accelera il battito cardiaco. Viene assorbita nel sangue passando dai i polmoni, ma attraverso l’inalazione la nicotina può essere trasportata direttamente al cervello causando delle alterazioni psichiche. In circa 10 secondi raggiunge comunque la circolazione cerebrale agendo sui neuroni.

 

La dipendenza da nicotina

L’abitudine di fumare qualche sigaretta non sempre è dipendenza da nicotina, ma rappresenta comunque una predisposizione che darebbe il via all’assuefazione. Si ha assuefazione quando l’organismo aumenta progressivamente la resistenza agli effetti di una sostanza e si è costretti ad aumentare le dosi assunte per ottenere gli effetti iniziali. La nicotina si lega ai recettori nicotinici attivandoli. Quando la somministrazione è continua e massiccia, la soglia di attivazione si alza e con essa la quantità di sigarette fumate. Nel giro di pochi mesi si può arrivare a 20-30 unità al giorno.

 

La dipendenza scatta però a causa di un altro effetto della nicotina che aumenta il rilascio della dopamina (in grado di aumentare la sensazione di benessere) e ne inibisce l’eliminazione. Gli effetti della dipendenza da nicotina sono sia fisici, sia psicologici: l’assunzione attraverso il fumo serve ad aumentare una sensazione di benessere corporeo e psichico. L’altro elemento che caratterizza la dipendenza è l’astinenza. La mancata assunzione di nicotina cause i seguenti sintomi: irrequietezza, stizza, costipazione, mal di testa, vertigini, scarsa concentrazione, stanchezza, aggressività e nervosismo.

 

Curare la dipendenza da nicotina

Smettere di fumare vuol dire quindi curare una forma di dipendenza dalla nicotina. Si tratta di un percorso non semplice, che coinvolge mente e corpo e che deve basarsi su una forte motivazione e forza di volontà. Ci sono degli aiuti farmacologici, terapie non farmacologiche e delle terapie psicologiche. La scienza medica consiglia: la gomma da masticare (la prima ad essere messa in commercio, con 10 gomme la giorno in 3 mesi si vince la voglia di fumare), i cerotti transdermici (la nicotina passa attraverso la pelle, viene metabolizzata più lentamente e crea minimi fastidi) e il bocchino inalatore (è il metodo che più assomiglia alla sigaretta che ha al suo interno una cartuccia alla nicotina che però non arriva mai ai polmoni ma viene assorbita dalla mucosa della bocca). Tra le terapie non farmacologiche invece si segnalano: l’agopressione, l’agopuntura (tra il 40 e l’88% di successi se finalizzata all’autocontrollo), l’ipnosi, il training autogeno (utile quando alla base del consumo c’è uno stress eccessivo) e l’omeopatia.

 

Qualche consiglio per evitare la dipendenza da nicotina

C’è la possibilità che il fumo resti solo una cattiva abitudine. Può essere utile seguire questi consigli:
• Fumare solo 10 sigarette al giorno;
• Rifiutare le sigarette offerte;
• Fumare le sigarette solo fino alla metà;
• Comprare un nuovo pacchetto solo quando si è finito il precedente;
• Non fumare prima o dopo i pasti;
• Non fare boccate troppo profonde.

 

Fonte immagine: photl.com