I disturbi dell'apprendimento: quali sono e come si differenziano

DSA è una sigla che negli ultimi anni sta spopolando nel mondo della scuola perché purtroppo fa riferimento a quell’insieme di disturbi che riguardano la sfera dell’apprendimento e che per molto tempo sono stati confusi con una cattiva condotta.

I disturbi dell'apprendimento: quali sono e come si differenziano

I disturbi dell’apprendimento costituiscono un insieme di difficoltà di natura clinica che ostacolano il progresso scolastico e l’apprendimento in alcuni bambini.

La definizione di questi disturbi è stata raggiunta dopo molti anni di contributi scientifici di diversa natura (psicologia, neuropsichiatria, logopedia, ecce comprende una miriade di difficoltà che coinvolgono lettura, scrittura, espressione, ragionamento, calcolo matematico e così via.

I più conosciuti sono i DSA o Disturbi Specifici dell’Apprendimento che caratterizzano molti studenti con scarso profitto. In questo caso però non si tratta di ragazzi svogliati o non capaci, non coesistono con deficit di tipo organico, piuttosto si tratta di una specificità nella capacità di apprendere che non coinvolge, né compromette il funzionamento generale dell’individuo.

L’assenza di patologie fisiche non deve ingannare: il DSA viene riconosciuto solo da professionisti esperti in grado di individuare corretti criteri diagnostici per decifrare quello specifico disturbo.

 

I disturbi specifici dell'apprendimento

I DSA quindi sono di natura settoriale, ma nonostante ciò condividono delle basi comuni: incapacità di convertire automaticamente i simboli in suoni o viceversa.

Ciò causa difficoltà nella lettura, nell’uso dei simboli matematici e anche nella capacità di immagazzinare tali informazioni nella memoria a breve termine.

I bambini sono spesso caratterizzati da scarso impegno, ma ciò è più la conseguenza della frustrazione: mettere tanto impegno e conseguire solo scarsi risultati diminuisce la spinta motivazionale.

Vediamo quali possono essere le difficoltà più comuni nelle aree colpite dai DSA:

  1. Per quanto riguarda la lettura e la scrittura, a partire dal termine della prima elementare il bambino comincia a mostrare delle difficoltà a leggere o a comprendere quanto legge (anche fluentemente) ed anche a scrivere. In alcuni casi si segnala un dolore fisico alle mani per lo sforzo.
  2. Nell’ambito della matematica il bambino con DSA fatica a vedere le quantità come insieme e necessita di passare sempre attraverso il calcolo delle singole unità.

Tra i DSA più conosciuti ci sono dislessia, discalculia e disortografia.

 

I disturbi generalizzati dell’apprendimento

Accanto ai DSA, cioè ai disturbi specifici, ci sono una serie disturbi non specifici o generalizzati, cioè problemi che coinvolgono più settori dello sviluppo del soggetto.

Tra questi si annoverano:

  • Ritardo Mentale: compromissione generale dello sviluppo cognitivo associato ad un Quoziente Intellettivo (QI) inferiore a 70. Il soggetto ha delle prestazioni decisamente inferiori a quelle dei suoi coetanei. Allo scarso profitto scolastico si associano anche dei ritardi nella sfera sociale e relazionale.
  • Livello cognitivo borderline: in questo caso alle scarse potenzialità cognitive si associa un certo grado di fragilità emotiva.
  • ADHD: Disturbo da deficit attentivo e iperattività
  • Sindrome dello spettro autistico
  • Disprassie: includono disturbi nella sfera motoria che causano ritardi nella capacità di utilizzare i movimenti all’interno di una strategia intelligente.

 

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