Alice nel Paese delle Meraviglie, le citazioni tra saggezza e follia

In Alice nel paese delle Meraviglie è sempre labile il confine tra realtà e fantasia, tra il fondato e il sognato: ecco perché si tratta di un racconto ricco di insegnamenti in bilico tra saggezza e follia.

Alice nel Paese delle Meraviglie, le citazioni tra saggezza e follia

Alice nel Paese delle Meraviglie, anche conosciuto come Alice in Wonderland è una celebre storia di Lewis Carrol, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, pubblicata per la prima volta nel 1865 e rivisitata più volte nel mondo cinematografico con il celebre cartone della Disney e il più recente film diretto da Tim Burton nel 2010.

Nel racconto l’autore riesce a mischiare la realtà con la fantasia, dando a ogni elemento della storia e singola frase un significato diverso, nuovo, lasciando a volte senza parole per come il punto di vista rispetto a una cosa possa modificarne il senso.

Molte delle frasi dell’autore hanno rappresentato, e rappresentano ancora per molti, piccole “perle di saggezza” da cui trarre insegnamenti o almeno spunti di riflessione importante.

 

Trarre da ogni cosa un insegnamento

Ogni cosa ha la sua morale, se si sa trovarla

Frase celebre del racconto può essere letta come la necessità di trovare in ogni cosa che accade un insegnamento. Anche le esperienze più piccole o insignificanti o quelle in cui tutto sembra andare storto hanno qualcosa da insegnare e lasciano qualcosa di nuovo. E’ una sorta di forma mentale in cui accogli la realtà con il desiderio di cogliere qualcosa e arricchire la propria conoscenza, i propri valori e il proprio vissuto.

Anche la quotidianità si anima di significato e tutto assume un valore e un ruolo nel corso dell’esistenza. Ogni giorno è un buon momento per arricchire se stessi e svelare il senso della realtà attorno. È importante non lasciar cadere le cose che accadono ma capire cosa si può trarre da esse.

 

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Relatività del tempo

Alice: «Per quanto tempo è per sempre?»
Bianconiglio: «A volte, solo un secondo.»”

Una risposta forse secca e inaspettata per Alice quella del Bianconiglio ma che esprime molto bene l’idea della relatività del tempo. Non a caso il tempo sembra trascorrere diversamente in relazione a cosa si prova o vive nelle singole situazioni. Un’ora, un minuto o un secondo sono sempre la stessa cosa, tuttavia può cambiare la percezione personale degli stessi, nelle differenti situazioni.

Allo stesso modo, il per sempre è poco definibile, dipende da mille fattori e in primis dalla durata delle cose a cui ci si riferisce. Non si può quantificare il “per sempre” perché di fatto non è quantificabile e prevedibile il futuro. Il per sempre potrebbe essere inteso come una presa di posizione o predisposizione verso una realtà in cui ci si impegna o si è intrappolati, appunto, per sempre, ma non si può sapere quanto effettivamente questa condizione durerà.

 

I blocchi della mente

Alice: È impossibile...
Il Cappellaio Matto: Solo se pensi che lo sia

Altro grande spunto di riflessione nelle parole del Cappellaio Matto. Spesso si è portati a pensare che qualcosa sia impossibile, senza spesso renderci conto che lo è per i limiti che ci si autoimpone. Ci sono cose che oggettivamente sono impossibili e su cui è difficile agire, tuttavia, in altre spesso si rinuncia a fare qualcosa o si assume un comportamento arrendevole. Una delle motivazioni è la difficoltà a guardare le cose in modo differente, trovare spiegazioni o soluzioni alternative e controllare, o meglio gestire la propria emotività.

Alice nella sua esperienza inizia a pensare che nulla sia impossibile per le innumerevoli cose e situazioni a cui va incontro. Questo in parte è dovuto anche al suo cambiamento nel modo di osservare quella realtà bizzarra a cui va incontro, nonché all’apertura verso la fantasia, tipica dei più piccoli e celata agli adulti.

 

La creatività e la collaborazione

“«Se ognuno si facesse i cavoli suoi» ringhiò la Duchessa inviperita, «il mondo girerebbe un bel po' più svelto.» «Il che non ci porterebbe affatto avanti» disse Alice, felice di poter esibire un assaggio della sua cultura.”

La risposta di Alice fa pensare al potere della curiosità, diverso dal restare nel “proprio angolino” e farsi gli affari propri, che apre nuove vie alla conoscenza. Basti pensare a come nascono gli esperimenti o le ricerche in campo scientifico, ma banalmente la risoluzione di problemi quotidiani o difficoltà: da una creazione, sia essa un’idea geniale e innovativa o semplicemente una buona modalità per portare a termine un compito o risolvere una questione.

La curiosità e, accanto a essa la creatività, a differenti livelli e in diverse modalità permette al mondo di avanzare, almeno inducendo il primo passo.

Accanto alla curiosità la cooperazione, ovvero un pensiero non individualista in cui ognuno pensa per sé, ma l’apertura all’altro e alla messa in moto di forze, risorse e idee che possono agire un cambiamento.

Queste alcune delle frasi celebri di una storia che ha scaldato i cuori di molti, molte altre citazioni e molteplici le interpretazioni sono possibili, ognuno nella lettura o visione degli sceneggiati può trarre il proprio insegnamento.

 

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