La sofferenza per amore dall'arte alla psicologia

La sofferenza per amore sembra essere un leitmotiv che, trasversalmente alla varie epoche storiche o classi sociali, da sempre ispira letterati, musicisti e poeti. Ma perché la gioia dell’innamoramento sembra così effimera ed irrimediabilmente associata a pene e sofferenze da cui non sempre riusciamo a liberarci? La ricetta per trovare l’anima gemella di certo non esiste, non è tuttavia così facile o scontato trovare serenità e benessere in una relazione affettiva

La sofferenza per amore dall'arte alla psicologia

Nell’antica Roma il poeta Catullo scriveva: “Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile; non so, ma è proprio così e mi tormento” (traduzione di Salvatore Quasimodo); questi versi ormai immortali narrano la sofferenza per amore del poeta latino, perdutamente innamorato di una donna che tuttavia lo ricambiava con volubilità e incostanza. Catullo, come moltissimi altri poeti prima e dopo di lui, mette in versi la sua sofferenza per amore accettando la natura paradossale di un tale sentimento, per lui fonte allo stesso tempo di gioia e di tormento.

 

La sofferenza per amore: ieri come oggi

Se poesie e canzoni che inneggiano al mal d’amore sono popolari e attuali ancora oggi è perché l’incertezza e l’ambivalenza con cui si vive il sentimento amoroso sono più che mai presenti e avvertite in tutte le fasi della vita. La sofferenza per amore può avere vari volti, dagli estatici ma altrettanto effimeri “colpi di fulmine” degli amori estivi a dipendenze affettive che sostengono rapporti fonte di sofferenze (anche fisiche purtroppo) e insoddisfazioni.

 

La sofferenza per amore e la disillusione dell’innamoramento

Una prima distinzione va fatta fra l’amore e la fase dell’innamoramento in cui si vive un senso di fusione estatica e di totale identificazione con l’altro: tutto appare perfetto e idilliaco come negli amori adolescenziali. Questa risonanza affettiva in cui ci si riconosce reciprocamente l’uno nell’altro può rappresentare la scintilla iniziale di un vero e proprio amore il quale, tuttavia, ha bisogno di altri ingredienti per poter vivere. La sofferenza per amore a volte nasce da questa disillusione: ci si accorge che l’altro non è perfetto come si credeva, che non può sopperire a tutte le nostre mancanze o insicurezze, che l’estasi dei “primi tempi” è finita.

 

La sofferenza per amore può scaturire da questa incapacità di venire a patti con la realtà e a riconoscere l’amato come “altro da sé”; cercare la fusione totalizzante con il partner in un certo senso uccide l’amore, non perché la fase dell’innamoramento – come è normale – sia finita, ma perché si tende a imbrigliare un rapporto in una fissità di ruoli e di attese reciproche che non permettono né al sentimento né ai due amanti di crescere insieme.

 

La sofferenza per amore e l’amore sano

La sofferenza per amore può diventare il modo con cui si vivono tutte le relazioni di coppia se ci si lega al partner per compensare le proprie insicurezze affettive, per ritrovare schemi relazionali e affetti che, pur se insoddisfacenti, sono quelli a cui si è abituati. La sofferenza per amore può lasciare il posto a un amore sano, e per questo soddisfacente e appagante, solo a patto che si sia disposti a lasciarsi “perturbare” dall’altro, ad utilizzare le energie del sentimento che a lui ci lega per cambiare, crescere insieme e migliorarsi giorno per giorno.

 

Fonte immagine: h.koppdelaney